Si dice che questa canzone sia stat scritta da Bob Dylan per Edie Sedwick, con la quale pare che il cantautore americano abbia avuto una travolgente e intensa storia d’amore. Questo è uno dei pezzi preferiti della mia amica Alice, quindi ho deciso di reinterpretare questo brano e regalarglielo per il suo compleanno. Grazie Marco Primavera che ha arrangiato e suonato il pezzo.
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La mia versione di “Crazy” (Willie Nelson) per la colonna sonora del cortometraggio moda “The Others Me”
Ciao a tutti, ci tenevo particolarmente a sottoporre alla vostra attenzione questo bel progetto, pubblicato dal sito di Vogue Italia. Un cortometraggio moda, surreale, metaforico e decisamente noir, diretto da Paolo Santambrogio.
Sui titoli di coda, parte questa divertente versione, “riveduta e corretta”, in pieno stile latin anni ’60, del brano “Crazy” di Willie Nelson reso celebre dalla cantante Patsy Cline. Questa garbata e ironica rivisitazione è opera di Michele Monestiroli ed è interpretata da me in “lingua” spanglish.
Spero che vi piaccia almeno quanto è piaciuto a me l’aver preso parte alla costruzione di questo bel progetto, del quale sono anche co-produttrice. Orgogliosamente!
Questo il link per vedere il corto e il suo backstage, sul sito di Vogue Italia:
http://www.vogue.it/talents/talenti-sul-set/2011/12/the-others-me
“Ostinati e Contrari” torna a Gennaio 2011 al Teatro Elfo – Milano
E’ ufficiale da qualche settimana, lo spettacolo “Ostinati e Contrari” organizzato dalla ONLUS “La Stravaganza, con la regia di Sebastiano Filocamo, torna nuovamente a teatro!
Inutile dirvi che sono contentissima ed emozionatissima per questa notizia e che non vedo l’ora di rivedere e riabbracciare tutte le persone meravigliose con le quali condivido questo progetto speciale.
Lo spettacolo andrà in scena da martedì 13 a domenica 16 Gennaio, fino a sabato alle 20.30 e la domenica alle 15.30, presso la Sala Shakespeare del Teatro Elfo-Puccini di Milano, uno dei teatri più prestigiosi della città.
Vi posto qui l’estratto della mia partecipazione allo spettacolo scorso e il trailer ufficiale e vi suggerisco un pò di link riguardo al progetto, dove potrete vedere tutti gli altri estratti dello spettacolo e avere maggiori info sull’associazione e sul progetto.Vi linko anche i post precedenti del mio blog a riguardo.
Spero di vedervi tutti a teatro, vi aspetto!
Paola
Teatro Elfo-Puccini (per info e prenotazioni)
“Ostinati e Contrari” Facebook (la pagina ufficiale dello spettacolo)
La Stravaganza You Tube (il canale ufficiale dell’associazione)
Golden Circus – Soundtrack “For Today I’m a Boy” di Antony & The Johnsons interpretata da Paola Iezzi
CLICCA QUI E GUARDA TUTTE LE FOTO
Le fotografie sono di Paolo Santambrogio;
i ritratti sono stati realizzati in Sardengna, nel Sulcis.
Flamboyant Editorial – Il video di backstage con la mia personale versione di “Anarchy in the UK” come colonna sonora
Soundtrack “Anarchy in the UK”, special acoustic version coinceved, produced and singed by Paola Iezzi, music by Picoduet .The official backstage of the Flamboyant Magazine editorial, “Long Live the Queen”. The Flamboyants, Paola Iezzi and the photographer Paolo Santambrogio pay homage to the Dame Vivienne Westwood. Make-up Adrian Alvarado, hair Masha Brigatti. All clothes and accessories by Vivienne Westwood Gold Label, Red Label, Anglomania and archive. Special thanks to Claudia Tavello and to 117 Studios Milano.
“Ostinati e Contrari” – Trailer ufficiale dello spettacolo teatrale
Il trailer ufficiale dello spettacolo di “Ostinati e Contrari”, lo spettacolo a cui ho avuto modo di partecipare nei mesi scorsi e che tutti speriamo possa essere presto nuovamente in scena!
Realizzazione video Paolo Santambrogio, montaggio Chiara Tognoli.
Ho visto Nina volare…
Come è possibile provare un’emozione così forte dopo tanti anni e tanti palchi, tanti concerti…?
Ecco come mi sentivo alla prima di “Ostinati e Contrari” al Franco Parenti di Milano. Emozionata è un eufemismo.
Sono nel camerino e non riesco a stare ferma. Niente. Così mi catapulto nel backstage per osservare attraverso una feritoia nel telo nero… “Laudate Ominem”… non manca poi tanto al mio ingresso… c’è qualche problema con i video… accidenti! La prima è sempre la prima… accidenti!… Ma tutto sembra andare liscio, comunque. Oddio, eppure le gambe non stanno ferme, un groviglio nello stomaco… poi guardo i ragazzi che vanno e vengono dal palco con i loro oggetti. Li ripongono e ne prendono altri. Seri. Concentrati. Calmi. Come fanno ad essere così calmi?… mi chiedo… Yukie ha già cantato “Ottocento”… chissà com’è andata… e anche Giops… gli occhiali… li aveva rotti poi?… boh…
Joao, Emmanuella, Alessandro, “La Guerra di Piero”, che emozione Shukri che “canta” con la lingua dei segni… e la parte più bella sul finale quando il pezzo si apre in un’armonia meravigliosa e i ragazzi alzano i cartelli con scritto B A S T A. Mi venivano sempre le lacrime agli occhi alle prove sul pezzo di Shukri. E anche ora…
Le gambe tremano più forte. Ora è Niccolò ad entrare… prima il suo monologo… “è lo stesso grido ma non lo sento… è lo stesso dolore, ma non ho lo stesso diritto!” . “Andrea s’è perso, s’è perso… e non sa tornare…”. Incrocio Giops e gli chiedo com’è andata, mi dice “non sentivo benissimo, ma mi pare bene…” gli chiedo “è pieno il teatro?” mi dice “si”. Che bello. Pieno… Aiuto… Pieno…
“E il secchio gli disse, gli disse Signore…il pozzo è profondo”… faccio il giro del backstage e inizio a portarmi vicino al mio ingresso… manca ancora un pochino. Durante il tragitto mi giro verso Masha per cercare di tranquillizzarmi, lei ci prova con il sorriso, ma niente. Ma che succede? Ho provato il pezzo centinaia di volte. E’ un pezzo solo… stai calma – mi dico – il mio abito e il faux-cul sotto mi impediscono di muovermi agilmente nello stretto del retropalco… buio. Imbragata sotto al meraviglioso abito di Vivienne, le mani gelide vado verso la postazione del fonico di palco… vicino alla mia quinta… passo davanti ad alcuni dei ragazzi che erano seduti lì momentaneamente in attesa delle scene successive. Passo sorridendo ai ragazzi in silenzio, Nic sta terminando la canzone “Na na na na na na na na”, incrocio lo sguardo di Ascanio. Ascanio è un ragazzo autistico. Lui non parla mai. Dice solo poche cose e le ripete sempre due volte, siano gesti o parole… quando passo, Ascanio allunga la sua manona verso di me e prende la mia, mi guarda negli occhi con uno sguardo che io a parole non saprei descrivere. Me la stringe allora il mio cuore si apre e la paura boh… non so che fine fa… scompare. Gli sorrido con amore… lo ringrazio, ma mi sembra di restituirgli molto meno di quanto lui mi abbia dato in quei pochi secondi. Ritraggo la mano per proseguire il mio cammino e lui me la prende nuovamente. Ricordo si… Ascanio deve ripetere i gesti e le parole… due volte… così sorrido tra me… Ascanio ha mandato via la mia paura quella sera…
Così m’infilo i miei stivaletti con il tacco impossibile, ma non tremo più, sono solo pervasa da un sentimento di gioia, di euforia…. “Forse fu all’ora terza, forse alla nona, cucito qualche giglio sul vestitino alla buona”… la bella voce di Ambra scandisce “L’infanzia di Maria”, dopodichè toccherebbe a me… pochi minuti dopo avrei recitato Alda Merini e cantato “Ho visto Nina Volare”… Intravedo la scena dal velatino… Aida prende uno schiaffo, cade… il coro scandisce “scioglie la neve al sole, ritorna l’acqua al mare, il vento e la stagione ritornano a giocare” … “E fosti tu giuseppe un reduce del passato…” è quasi ora. Sono serena, concentrata, la mia valigia rossa è di fianco a me, gli air-monitor accesi, l’archetto sistemato, l’anello e la busta da dare a Sebastiano sono con me… sono pronta… “E mentre te ne vai, stanco d’essere stanco, la bambina per mano, la tristezza di fianco pensi “Quei sacerdoti la diedero in sposa a dita troppo secche per chiudersi su una rosa, a un cuore troppo vecchio che ormai si riposa”. Il piano suona… io entro… indugio un po’ con la valigia… Poi mi fermo, attendo un secondo e attacco… “Non ho bisogno di denaro, ho bisogno di sentimenti…” è un turbinare di bellezza, emotività, ricordi, emozioni, stordimento, pace, incantesimo, respiro, ebbrezza, fantasia, liberazione e libertà… finisce in un attimo… fuori tutto… come inspirare ed espirare. Ossigeno puro, pulito, nuovo.
Attendo Seba. Ci guardiamo fisso… occhi negli occhi, avrei voluto abbracciarlo forte, ma gli metto l’anello al dito, gli do la lettera… gli indico la valigia scanditi e storditi da un ritmo jungle di percussioni ed elettronica… Poi io mi volto ed esco lentamente, mentre lui attacca … “Sono la pecora sono la vacca, che agli animali si vuol giocare, sono la femmina camicia aperta, piccole tette da succhiare…” apre la valigia, il boa rosso di struzzo, Joao indossa un orecchino d’oro “nella cucina della pensione mescolo i sogni con gli ormoni”… “finchè il mio corpo mi rassomigli sul lungomare di Bahiaaaaaaaaa” pervaso dal profumo di Fernanda, Seba incalza “sono le braci di un’unica stella che squilla di luce di nome …” e poi piano sussurra … “Princesa”…
Nel frattempo mi inserisco (a fatica per via del vestito) con Nic in mezzo al coro e ci uniamo nella parte finale dietro al velatino… insieme a Laura, vera e amata “responsabile” della mia presenza lì…
“Si balla, si Balla”… ecco la festa… parte “Spiritual”… “Dio del cielo se mi vorrai amare scendi dalle stelle e vienimi a cercare… oh Dio del cielooooo, oh Dio del cielooooo…” Siamo alle battute finali… qui percepisco la gente che si scioglie come ci sciogliamo tutti noi on e back stage… il rythm and blues, il gospel di “Spiritual”, liberano e divertono i ragazzi sul palco… sembrano davvero spassarsela come ad una festa e poi tutti aspettiamo il momento in cui Francesco fa il suo balletto da solo al centro del palco e viene portato via per un orecchio… il pubblico ride e noi ridiamo pure, sbirciando la scena da dietro le quinte… ora siamo un tutt’ uno davvero… ora che anche le ultime tensioni sono evaporate.
Che bellezza osservare la bellezza, l’armonia… Raffaele fa il suo pezzo… su Paolo… suo fratello che è morto bruciato sul posto di lavoro… mi commuove… Masha pure si commuove con me, quando il coro attacca…
“Anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio…” e il palco diventa un palazzo… e i ragazzi armati solo dei loro caschetti fanno gli equilibristi su travi e ponteggi immaginari… “per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti”…
Il sipario si chiude… Lo spettacolo è finito… la gente applaude… applaude forte… il sipario si riapre e parte Khorakhanè… mi viene in mente l’Irlanda, la prateria dei pionieri, la brughiera, l’Australia… tutti escono pian piano tenendosi per mano a turno a prendere gli applausi… l’avevo visto fare agli attori centinaia di volte a teatro… la gente è tutta in piedi…. io esco con Yukie… che emozione….che sensazione… che calore indescrivibile… infinito… sul palco abbraccio un pò tutti… la piccola Vanessa, Francesco (che mi vuole sposare, a patto che io non ingrassi prima del matrimonio, e neppure dopo!) Badu, Michele, Nic, Giops e non so più chi altro… sono stordita… Quando poi il sipario si chiude definitivamente, rimaniamo tutti lì come un piccolo microcosmo folle d’amore e di felicità… alcune persone spostano il sipario e si fanno largo in mezzo a noi sul palco… tra queste (amici, conoscenti…), una bella signora. Bionda, snella. E’ Dori Ghezzi. Mi abbraccia e mi chiama per nome… “Paola, complimenti! Brava!” il suo sguardo è gioioso, commosso, diretto… sono rimasta interdetta per qualche secondo… la ringrazio provando un’immensa sensazione di felicità e di unità indescrivibile… tutte le nostre diversità messe insieme avevano creato un momento irripetibile e bellissimo… “qual è dunque il problema nell’ essere diverso ora? E poi.. .diverso da chi… da che cosa?”… mi chiedo, mentre saluto, rido, abbraccio, bacio…
Così quella sera, in quel clima di euforia, il 18 Febbraio 2010, mentre nelle tv italiane imperversava la macchina televisiva del “Festival di Sanremo”, io, per la prima volta al Teatro Franco Parenti di Milano ho visto Nina volare… con Faber e con gli “Ostinati e Contrari”.
Grazie con il cuore a tutti quelli che c’erano…
Paola
GUARDA LA GALLERY CON TUTTE LE FOTO PIU’ BELLE DELLE PROVE, DEL BACKSTAGE E DELLO SPETTACOLO.
In alto a sinistra la locandina dello spettacolo; dall’alto in basso foto di Paolo Santambrogio, Marco Piraccini, Alessandro Ummarino, Katia Nunzi e Iris Stefansdottir. L’abito di scena di Paola è di Vivienne Westwood, il make-up di Masha Brigatti. Per lo styling si ringrazia Enzo Vaccaro.
“Alone” Videoclip un anno dopo…
E’ trascorso ormai un anno dall’uscita del progetto Alone e del suo video. Il giorno dello shooting ha nevicato comecchè e il tempo ha costretto tutta la troupe ad inizare con due ore di ritardo, in un atmosfera magica silenziosa, di calma, di concentrazione, di ispirazione. Ognuno si occupava di ciò per cui era lì. Né urla, né scleri. Work and Inspiration per oltre 10 ore.
Il risultato è stato quanto di meglio avrei potuto desiderare da quel piccolo sogno diventato realtà. Un progetto nato per avere un frammento di bellezza, si è propagato diventando l’estensione di altri sogni convergenti. Ingrandendo il significato di quella stessa bellezza.
Lontano dal troppo, dall’ovvio, dall’adeguarsi. Anarchico e invincibile, senza un piano preciso, se non quello di dare senza pretendere in cambio. Una magia piccola ed unica della quale sono tanto orgogliosa.
Così, a distanza di un anno, ringrazio tutte le persone, i professionisti che vi hanno preso parte e, con il loro peculiare talento e capacità, mi hanno aiutato a realizzare questo piccolo sogno di meraviglia, immagini e musica.
Ringrazio anche chi, come me, lo ha amato e capito.
Paola Iezzi
La regia del video è di Paolo Santambrogio, il direttore della fotografia Alessandro Pavoni e il montatore Stuart Greenwald. Il video è stato nelle nomination come miglior videoclip dell’anno sia al PVI (Premio Videoclip Italiano, sezione indipendenti) sia al PIVI (Premio italiano videoclip indipendenti). La produzione, così come il concept, sono di Paola Iezzi e di Paolo Santambrogio; infatti si è trattato di una produzione indipentente, dove tutti i collaboratori hanno lavorato “a progetto” con entusiasmo e passione. In un momento in cui il mercato della musica vive la sua crisi più dura, che sta mettendo in discussione la sopravvivenza stessa degli artisti e delle canzoni, il clip rappresenta spesso un costo non “giustificabile” nel contesto di una produzione discografica, soprattutto se richiede mezzi e risorse non indifferenti e l’ambizione sia quella di creare un prodotto non meramente commerciale, come in questo caso; ma per me come per altri artisti, che in questo lavoro credono e impegnano ogni energia dover rinunciare all’apporto visivo diventa molto difficile. Per questo credo che la strada sarà, come lo è stata in questo caso, sempre più la produzione indipendente, in cui teams di lavoro leggeri e con professionisti di alto livello si ritrovano per collaborare e sperimentare su progetti comuni e stimolanti. Un vero e proprio momento di ricerca artistica ed espressiva, proprio come è stato per Alone.
Le foto del backstage sono di Kia Giannoni, il video di backstage invece è girato da Angelo Ghidoni.